manovre a debito:quanta fiducia si può spendere? |
![]() |
![]() |
![]() |
Scritto da Raffaello Lupi | |
invece inconcepibilii nei confronti di uno stato. Ma allora che differenza c'è tra i debiti degli stati  e quelli delle famiglie? Che verso le famiglie i creditori  cercano la credibilità patrimoniale, mentre verso gli stati basta la credibilità istituzionale; La moneta aurea è ormai tramontata da un pezzo e la nuova âmoneta politicaâ ha solo il limite del mantenimento della fiducia. Per questo Stati Uniti, Giappone e altri paesi credibili hanno ancora margini per manovre espansive. La moderna produzione globalizzata ha costi fissi così elevati per i produttori, che conviene pure vendere a credito, pur di continuare a produrre. Ci si scelgono quindi i debitori più presentabili, meno dissestati, tenendo conto che il credito dipende dalla credibilità . Questa diventa eminentemente relativa, nel confronto con altri debitori potenziali; ad esempio la Cina sta finanziando il deficit USA perché non vede debitori più affidabili, e il gioco del debito viene portato avanti senza restituzioni di sorta. nella storia sono del resto ben pochi i debiti pubblici successivamente restituiti. A un certo punto la credibilità si perde, perchè il debito è troppo rispetto alle più ottimistiche previsioni di  tenuta economico-istituzionale del paese di riferimento. Su queste premesse, lâItalia può ancora permettersi, manovre finanziarie a debito, che non serve restituire, ma solo saper gestire. Solo che il consenso elettorale non coincide in pieno con quello creditizio, collegato allâefficienza delle nostre organizzazioni istituzionali, cioè della macchina pubblica, dalle infrastrutture, allâambiente, alla sanità , alla ricerca, alla determinazione dei tributi, alla giustizia e alla burocrazia in genere. Ci possiamo anche permettere una finanziaria a debito, ma tutto si gioca su come le spese gioveranno allâimmagine, interna ed internazionale, delle nostre organizzazioni istituzionali. Da cui dipende quella generale della nazione. Perchè è questa che i "sovranisti" spendono, ma neppure lei è illimitata, come dicevamo qui e quiÂ
|